Povera patria,
schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos’è il pudore
…
Questo paese devastato dal dolore:
ma non vi danno un po’ di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
…
Non cambierà, non cambierà.
Sì che cambierà, vedrai che cambierà!
Si può sperare
Che il mondo torni a quote più normali.
Che possa contemplare il cielo e i fiori.
Che non si parli più di dittature
Se avremo ancora un po’ da vivere.
La primavera, intanto, tarda ad arrivare.
75 dopo la nascita della Repubblica, a 77 anni dalla Liberazione, la nostra memoria continua ad essere misconosciuta, oltraggiata, esposta all’ignoranza, all’opportunismo, alla retorica di propagande spudorate e subdole.
L’ennesimo vandalismo ai danni di un simbolo dell’oppressione vissuta dal nostro territorio nel corso di quella Resistenza popolare che fu la Resistenza della ‘borgata ribelle’ è emblematico: cifra di tempi ignari e ignavi, indifferenti e sofferenti, le recenti mutilazioni inferte al monumento ai rastrellati del Quadraro che stavamo restaurando con l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia – ANPI non cancellano la volontà di continuare a seminare e ricostruire con ostinata e tenace fiducia nelle capacità di portare avanti una Resistenza collettiva e individuale per una Liberazione necessaria oggi come, e per certi versi più, di allora.
Troviamoci insieme venerdì 4 giugno, al Parco XVII Aprile a Monte del Grano, alle 19.00, per condividere, nell’anniversario della Liberazione di Roma, la nostra Resistenza: la “res publica” si costruisce, ora e sempre, attraverso la partecipazione costante, la responsabilità condivisa, l’impegno consapevole.
Viva la Repubblica, democratica e libera. Quella che le Madri e i Padri costituenti hanno disegnato. Quella per cui le figlie e i figli del popolo hanno lottato. Quella che oggi dobbiamo ricostruire, insieme e per davvero.
http://www.anpiroma.org/2021/06/monumento-ai-eportati-del-quadraro-di.html?m=1