Dalla professoressa Roberta Ortolano, che ha realizzato un’originalissima esperienza didattica delle classi 3B e 4C del Liceo Scientifico “Teresa Gullace Talotta”, riceviamo e pubblichiamo, in occasione del settimo Centenario della morte di Dante Alighieri, un importante contributo per il DanteDì della Comunità educante diffusa del Municipio VII. Al progetto ha collaborato il Centro Giovanile municipale B-Side, animato dalla cooperativa “Diversamente” che ne è organismo attuatore e che partecipa al progetto #AltaFrequenza: il podcast è online sulla #B-SideRadio al link https://open.spotify.com/show/0QHidDCuYjXIV1UbbyzeGW?si=DvgTegoeSkud48u2Ax6JyA&nd=1&fbclid=IwAR1wOOqLlGm31XOpZh7BcwjyYujVqnij_525FHaUN3N0vNd0g1wLNXJVo3g
In questi mesi di scuola burrascosa, tra distanze, presenze, assenze e presenze a metà, abbiamo pensato con alcune classi del Liceo Scientifico Teresa Gullace di concentrarci sulle nostre voci, il canale concreto e metaforico che nonostante tutto non abbiamo mai perso. A partire dalla Commedia di Dante abbiamo lavorato nella costruzione e decostruzione dei saperi con l’obiettivo di mettere al centro l’adolescenza, con la sua pura e semplice voce, nel tentativo di restituirle corpo, presenza e limpidezza.
Le ragazze e i ragazzi hanno lavorato con il prezioso aiuto della Cooperativa Diversamente (e in particolare di Alessandro Pera) e nell’ambito di un più ampio progetto che prevede la collaborazione di una rete di scuole di diverso ordine e l’Università Federico II di Napoli per le celebrazioni del settecentenario dalla morte di Dante.
Divisi in piccoli gruppi cooperativi le e gli adolescenti si sono sperimentati nella lettura e nella reinterpretazione di alcuni canti dall’Inferno e dal Purgatorio lavorando a scuola, a casa, su Google meet nonché nella sede aggregativa del Municipio VII B-side e seguendo un lungo processo di lettura, rielaborazione, confronto e ricerca.
Il tema scelto dal gruppo di lavoro del Gullace per il progetto di studio su Dante è l’amore che infatti dà il titolo a tutto percorso: “Amor che nella mente mi ragiona”. Il progetto più ampio prevede l’elaborazione di diversi contributi e prodotti digitali divisi per classi, discipline e ordini di scuola, che verranno poi raccolti in una piattaforma comune. L’elaborazione dei podcast rappresenta appunto un pezzetto di questo più ampio quadro di ricerca collettiva.
I ragazzi e le ragazze hanno seguito le tracce dell’amore attraverso i versi, il lessico, i personaggi, le azioni e le situazioni descritte anche lì dove era molto difficile trovarne, come all’Inferno. Con le menti e l’anima aperta si sono chiesti in quanti modi si possa declinare l’amore anche quando questo sconfina nel disamore. Hanno fatto proprie le parole antiche e le hanno reinventate, domandandosi cosa quelle parole potessero significare per loro oggi.
A partire dalle loro riflessioni abbiamo tessuto collegamenti con la poesia contemporanea, con la musica, con le nostre canzoni e i nostri riferimenti culturali. E così sono nati dei brevi podcast che per ciascun gruppo di adolescenti raccontano una storia, che nasce dalla Commedia ma è anche e soprattutto la loro storia.
Lavorare in collaborazione con il territorio e con diverse realtà fuori dalle mura scolastiche restituisce ai ragazzi e alle ragazze il senso di una scuola aperta nelle vedute e negli orizzonti, soprattutto in un momento così delicato e difficile per le loro vite e per la scuola in sé stessa. Allo stesso tempo rilancia il tema della conoscenza come processo di costruzione collettivo e non semplicemente acquisizione autonoma. Nei gruppi appoggiarsi sull’altro non vuol dire necessariamente perdersi: vuol dire a volte lasciarsi portare più velocemente, influenzarsi positivamente a vicenda. Dal confronto tra pari appaiono sempre nuovi lampi capaci di mettere in discussione, accendere idee, problematizzare. Da quel confronto sorge il dialogo necessario e costante tra lo studio del passato e l’osservazione del presente, del contemporaneo, di cui gli e le adolescenti sono forse il più importante e tangibile segno vitale.
Su questi stessi presupposti del resto è nata la Commedia. Un’opera che si sostanzia non solo delle conoscenze enciclopediche del suo creatore, ma delle sue esperienze di vita vissuta, del suo contemporaneo, che nella poesia e nella struttura letteraria, filosofica e teologica si elevano verso una dimensione eterna, comune e immortale.