21 NOVEMBRE 2020, GIORNATA DELL’ALBERO: DOBBIAMO COLTIVARE IL NOSTRO GIARDINO – INCONTRO DELLA COMUNITA’ DAL GIARDINO DEL LICEO GULLACE

 In occasione della Giornata Nazionale dell’Albero, il 21 novembre 2020 nel giardino scolastico del Liceo Scientifico Statale “Teresa Gullace Talotta”, scuola polo per la formazione per l’Ufficio Scolastico Regionale del Lazio nel territorio del Municipio VII, si è tenuto il terzo incontro mensile della Comunità educante diffusa del Municipio VII.

L’evento si è svolto nel rispetto delle norme vigenti in materia di contenimento e contrasto del contagio da virus Covid-19 ed è stato trasmesso in streaming sulla pagina Facebook della comunità educante.

 

Diverse sono state le voci che hanno animato il dialogo della giornata che si è aperta con un intervento musicale della CorOrchestra della Comunità educante, formata da bambine e bambini della scuola di musica Ponte Linari che, diretti dalla maestra Tiziana Aquilani, hanno eseguito il brano di Simone Cristicchi “Lo chiederemo agli alberi”.

 

 

 

Sono seguiti i saluti istituzionali di Elena De Santis Assessore alle Politiche educative e scolastiche, culturali, sportive e giovanili del VII Municipio e di Attilio Giannone  Presidente Commissione Consiliare Municipale V Municipio VII, che ci hanno parlato dell’iniziativa, che ha visto il posizionamento, in tutti i quartieri del Municipio, di alberi di Natale ecologici del percorso natalizio della Comunità educante diffusa nell’ambito del progetto “Wendy, Capitan Uncinetto e… l’albero dei desideri!” sviluppato dalle ‘uncinettine’ del gruppo di volontariato “Solidarietà al quadrato” . Gli alberelli in ferro e legno  sono stati realizzati dalle maestranze di Cinecittà Studios con l’idea di collegare i vari quartieri in un unico percorso che unisca il territorio in una sola comunità: fulcro di ogni posizionamento la presenza di una scuola, presidio culturale fondamentale.

 

Come ha sottolineato Elena De Santis, il titolo dato a questo incontro “dobbiamo coltivare il nostro giardino” è la conclusione che Voltaire trae alla fine del suo “Candido o l’Ottimismo”: coltiviamo il nostro giardino, senza chiuderci in spazi angusti ma mettendoci insieme in una logica interculturale e intergenerazionale, imparando gli uni dagli altri per iniziare a collaborare come fanno le piante. Alla base del mondo vegetale infatti vi è una filosofia completamente diversa dalla nostra: il mondo animale è competitivo e predatorio (“homo homini lupus”), mentre le piante sopravvivono grazie alla loro ramificazione verso l’alto ma anche e soprattutto grazie a quella verso il basso, estendendosi nel sottosuolo, attraverso i loro apparati radicali che si intrecciano e si innestano anche nelle diversità.

 

Il pomeriggio è proseguito con l’intervento dello storico dell’arte Carlo Piga che ha presentato “Flusso armonico”, l’istallazione dell’artista Sabrina Ventrella.

Il professor Piga ha ribadito l’importanza dell’educare al bello attraverso l’arte in ogni sua forma, per imparare ad apprezzare le bellezze del mondo ed aprirsi all’altro. Ha inoltre illustrato come alla base dell’opera di Sabrina Ventrella ci sia il concetto di armonia che mette insieme elementi eterogenei, spesso anche tra loro discordi, che si fondono grazie all’azione creativa dell’artista in un insieme equilibrato e composito che è anch’esso metafora di comunità.

 

Sono state in seguito presentate le opere realizzate dalle alunne e dagli alunni dell’Istituto Comprensivo Raffaello “Gli alberi delle emozioni” e quelle delle ‘nonne della comunità educante diffusa’ Teresa Balestra, Anna Gallotta e Tania Terra.

 

“Al di là dei concetti di giusto e sbagliato c’è un giardino: incontriamoci là”. Queste le parole di Filippo Pergola, Presidente dell’Associazione di Psicoanalisi della Relazione Educativa A.P.R.E., il quale ha auspicato una sempre maggiore circolazione di beni relazionali quali reciprocità, cooperazione e fiducia grazie ai quali possiamo ridisegnare le regole di una nuova convivenza.

 

Prezioso anche l’intervento di Alessia Sopranzetti, volontaria dell’Associazione “Alberi in Periferia”, che ha donato due alberi al Plesso Ponte Linari dell’Istituto Comprensivo Corradini, e quello di Valentina Passaniti, rappresentante dei genitori della scuola Damiano Chiesa, che ha parlato del progetto, sostenuto dal Municipio grazie al quale verranno recuperate alcune superfici scolastiche deturpate da atti di vandalismo.

 

Infine, le maestre Grazia Maria Sero e Claudia Benedettini della scuola primaria “G. Verdi” dell’Istituto Comprensivo Mommsen hanno parlato del loro progetto di scuola all’aperto, denominato “Scuola Mondo”, sottolineando l’importanza, per i bambini delle scuole primarie, di apprendere in modo diretto attraverso le esperienze concrete. A loro si è allacciato anche l’intervento di Carlo Infante, Presidente dell’associazione culturale “Urban Experience”, che ha ribadito il grande valore dell’apprendimento ludico e della sospensione dell’incredulità che caratterizza i bambini nel loro essere animisti e nel credere che tutto nel mondo abbia un’anima e che ad esempio gli alberi possano parlarci.

 

Ha concluso la giornata la maestra Tiziana Aquilani ricordando l’esperimento della West Eastern Divan Orchestra fondata dal direttore Daniel Baremboim e dallo scrittore Eduard Said nel 2001 con lo scopo preciso di favorire il dialogo tra musicisti provenienti da paesi e culture storicamente nemiche quali Israele, Egitto, Siria, Libano e Palestina. Nell’orchestra il ‘dia-logos’ musicale diviene incontro, luogo metaforico in cui la ragione non è monopolio esclusivo di una parte, ma emerge nel rapporto, nell’ascolto e nello scambio di una reale e profonda cooperazione e comunicazione tra le parti. “Le persone la definiscono un orchestra per la pace, tuttavia non può  portare la pace: ciò che l’orchestra può fare è dimostrare che c’è uguaglianza tra i musicisti, che si può dialogare insieme”.